vista di Piazza Cavour a Bormio

Bormio è sempre stata un ambiente culturale particolarmente vivace. Crocevia per chi volesse raggiungere il Nord o il Sud dell’Europa, è spesso stata contesa tra diverse popolazioni proprio per la sua posizione strategica. Questi continui scambi hanno contribuito a rendere il centro storico particolarmente variegato. Ciò è andato ad unirsi alla già forte tradizione contadina, ricca di leggende e superstizioni che si sono tramandate nel corso degli anni.
Scopriamo ora qualche segreto in più sul folklore di questa magnifica terra e sulla sua architettura, magari con una bella passeggiata per le vie del borgo.

 

I MUSEI: ARTE, STORIA E NATURA
Bormio può vantare una storia millenaria. A testimonianza delle numerose culture passate da questo luogo, ci sono molti musei per tutti i gusti.
Primo su tutti il Museo Civico con una raccolta di oltre 4.000 oggetti a testimoniare la cultura, l’artigianato, lo sport, la guerra, l’arte e la vita religiosa locale. Pregevoli dipinti e pale d’altare convivono con attrezzi di uso quotidiano tipici della tradizione contadina. Curiose sono anche le sale con gli antichi mezzi di trasporto.
Tappa obbligatoria per chi ama la natura è il Museo Mineralogico Naturalistico. Una ricca collezione di 14.000 cristalli e minerali affascina ogni visitatore. Magica la sala dei cristalli dove si è avvolti in un ambiente luminoso e scintillante.
Invece nei dintorni di Bormio, in Valdisotto, per chi ama la storia rimarrà incantato dal Forte militare Venini di Oga. Costruito nel 1909 a scopi difensivi, oggi è diventato testimonianza della Grande Guerra.

 

GLI EDIFICI NEL CUORE DI BORMIO
Essendo città di passaggio, molte popolazioni hanno lasciato il proprio segno, anche dal punto di vista architettonico. La piazza Cavour è il cuore pulsante del paese. Al centro il simbolo del paese, il Kuerc, dove un tempo si amministrava la giustizia. Intorno ad esso il palazzo del Cortivo, un tempo luogo di riunione e sede degli archivi, e la torre delle ore che ospita la famosa Bajona, la campana che richiamava a sé il popolo da tutte le vallate.
Anche gli edifici religiosi sono molto suggestivi e ricchi di arte e cultura. La chiesa di San Martino era in passato una chiesa-fortezza, fungeva da ricovero per i soldati nel lontano 1600. Trasformata poi completamente in chiesa con l’aggiunta del campanile e il portico, conserva ancora il particolare soffitto a cassettoni, un tempo tipico di tutte le chiese di Bormio.
Inoltre, gli amanti dell’arte hanno due tappe da aggiungere alla loro lista: gli affreschi di inestimabile valore della chiesa di San Bartolomeo e la famosa cancellata dell’Ossario di Cepina. Due appuntamenti da non perdere.

Lo splendore di un tempo è ancora percepibile per le vie del centro storico e questo aumenta il fascino di un paese già unico e indimenticabile. Le antiche tradizioni, gli usi e i costumi sono ancor oggi testimoni di un passato ricco e glorioso, preservato negli anni dalla comunità e tutto da scoprire.