Nato a Pesaro nel 1792, Gioacchino Rossini è stato un compositore italiano, autore di numerose opere che lo hanno reso famoso anche oltre i confini nazionali. La sua carriera iniziò da giovanissimo, come scrittore di opere buffe, riscontrando un apprezzamento inaspettato e un’ascesa al successo velocissima.
Ma oltre le sue celebri opere, qual è il suo legame col territorio italiano? E il suo secondo amore? Scopri le sfumature di un artista ironico, deciso e dal grande fascino.

 

LE FONTI DEL TALENTO
Rossini ebbe sin da bambino una grande passione per la musica grazie anche ai suoi genitori. Il padre infatti era musicista nella banda del paese, mentre la madre era una cantante che aveva avuto una breve carriera nel mondo dello spettacolo. Ereditò quindi un vero e proprio amore per la musica che lo portò ad iscriversi al liceo musicale di Bologna dove studiò intensamente gli artisti di tutto il mondo, in particolare le opere di Haydn e Mozart.
Il debutto avvenne nel 1810 quando, appena diciottenne, mise in scena la farsa “La cambiale di matrimonio”, in un piccolo teatro a Venezia. Però per il suo primo vero successo bisognò aspettare altri due anni con l’opera “La pietra del paragone”, scritta per la Scala.
La musica di Rossini si fa notare immediatamente per la sua frenesia ritmica, l’uso intelligente dell’orchestrazione, la particolare attenzione ai dettagli armonici e l’uso buffonesco delle parole. Questa brillantezza artistica portò una ventata d’innovazione rispetto agli stili degli operisti del Settecento.
Tra le sue opere più famose ricordiamo “Il barbiere di Siviglia”, “La gazza ladra”, “La cenerentola”, “Semiramide” e “Guglielmo Tell”.

 

IL SUO SECONDO AMORE: LA CUCINA
“L’appetito è per lo stomaco, ciò che l’amore è per il cuore”. Così Rossini amava definire la sua seconda grande passione: la cucina. Celebre compositore in musica, sapiente esperto in ambito culinario, creò ben sette ricette tra cui i maccheroni alla Rossini e gli spaghetti alla Scala. Tra i fornelli amava sperimentare. Prendendo spunto da piatti già noti, aggiungeva, modificava e creava nuove armonie di sapori.
Ma qual è il miglior compagno di un buon piatto? Un ottimo vino. Rossini era infatti anche un esperto enologo. Conosceva sfumature, profumi e metodi di lavorazione di molti vini per creare abbinamenti perfetti col cibo.

 

Insomma Rossini è stato una personalità eccezionale che ci ha regalato opere liriche senza tempo, ricette innovative e aneddoti unici. Un artista ancora oggi molto amato e che a Pesaro è ricordato con grande affetto, in particolare ad Agosto quando si celebra il Rossini Opera Festival.

Video

Il barbiere di Siviglia - Apertura

Vedi anche