I terrazzamenti del Lago Moro

Delizioso laghetto alpino racchiuso tra le colline delle Sorline e di Rodino, sovrastato dai monti Pora e Altissimo, il Lago Moro è una perla naturale di affascinante bellezza. Qui è possibile godere la pace della natura nel grande spazio verde, fare una gita in barca o noleggiare un pedalò, percorrere sentieri a piedi o a cavallo oppure tuffarsi nelle sue fresche acque. Inoltre presso il piccolo borgo di Capo di Lago si trova il Centro di Documentazione che contiene le recenti indagini archeologiche svolte nell’area del Parco.
Lungo il percorso attorno al lago, merita una visita l’Osservatorio “Giorgio Gaioni”. Per chi volesse scoprire qualcosa in più sulla flora e la fauna locali questo è il luogo ideale e nelle serate estive, permette di osservare il cielo stellato con il telescopio. Un’esperienza unica.

 

DUE ITINERARI DA NON PERDERE
La zona del Lago Moro ha molte attività e punti d’interesse. Così per non perdervi tra le numerose cose da vedere, eccoti due itinerari fatti per te.
Il primo è chiamato “Tra castagneti e vie d’acqua”. Il percorso inizia dalla frazione di Montecchio, dove si può ammirare il ponte sul fiume Oglio. Costeggiando il corso d’acqua, si risale in località More per giungere poi nella zona delle Razziche. A questo punto si percorre la Valle degli Opifici circondati da castagneti e distese verdi, fino al centro storico di Fucine, con il rinnovato Museo degli Alpini. Oltrepassato il borgo il percorso porta al Santuario della Madonna del Monte. Dal prato adiacente la chiesa si gode un panorama mozzafiato.
Il secondo itinerario “Tra vigne e ulivi”, inizia nella frazione di Bessimo. Risalendo la vecchia strada si raggiunge Anfurro e la piccola chiesa dei SS. Nazaro e Celso da cui si gode una spettacolare vista sulla Valle Camonica. Raggiunta la frazione di Capo di Lago, si prosegue fino al Castello di Gorzone, a picco sul torrente Dezzo. In seguito, lungo la “strada del vino”, caratterizzata dai numerosi terrazzamenti, si giunge al Convento della SS. Annunciata, il punto d’arrivo.

 

UNA MISTERIOSA LEGGENDA
Molte sono le leggende legate al lago. La più nota narra che un tempo molto lontano, al posto del lago vi era un grande prato in cui si trovavano due case abitate da due donne, entrambe madri da poco tempo. Una era generosissima, ma povera, l’altra ricca e avara.
Un giorno, un viandante bussò alla porta di quest’ultima chiedendo cibo, ma la donna lo scacciò. Allora il pellegrino si rivolse alla madre generosa che lo accolse con molta ospitalità. Il forestiero, nell’uscire, avvisò la donna che su quel luogo era caduta la maledizione di Dio e le consigliò di andarsene con il suo piccolo. La donna credette alle parole dello straniero e fuggì con il figlio mettendosi in salvo. Di lì a poco, una pioggia battente allagò la radura, sommerse le case e la donna avara con il suo piccolo, creando così il lago.
Da allora si dice che nelle notti di luna piena, in fondo allo specchio d’acqua, si scorga una culla vuota e si senta il pianto di un bimbo.

 

Come se non bastasse, il Lago Moro presenta due aree da vedere per gli appassionati di archeologia: il Parco Comunale di Luine e il sito archeologico dei Corni Freschi. Un luogo per chiunque voglia riscoprire l’affascinante passato dell’umanità, all’interno di un paesaggio naturale tutto da vivere.

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