La zona dell’Alta Valtellina è molto frequentata dai turisti. In particolare Bormio è apprezzata per le molte possibilità che offre ai suoi visitatori. Il suo successo arriva da molto lontano, infatti la tradizione e la cultura locale sono intrisi di usanze antiche, tutt’oggi ancora vive. Queste caratteristiche rendono Bormio una città tutta da scoprire passeggiando per le vie, visitando i numerosi musei e assaporando un buon piatto di pizzoccheri.
L’ARTIGIANATO LOCALE
Bormio è immersa in un paesaggio naturale unico e magico. La natura però non offre solo vedute mozzafiato, ma garantisce anche numerose materie prime, alla base dell’artigianato locale. Il legno, la pietra, il ferro, il cuoio e la lana sono solo alcuni degli elementi la cui lavorazione si è tramandata nei secoli.
Oggi i vecchi mestieri stanno vivendo una seconda giovinezza. In particolare, l’artigianato ruota attorno a tre figure chiave. Il leñaméjr (falegname), è una figura molto richiesta in tutta la valle, ma non per questo industrializza la sua produzione. Anzi, le tecniche manuali e tradizionali sono alla base del suo lavoro. Anche il feréjr (fabbro), e quindi la lavorazione del ferro, è un’arte molto diffusa nel paese. Tramandata di padre in figlio, nelle antiche fucine si usano ancora incudine e martello come in passato. Infine lo sciòber (calzolaio), una figura dal grande fascino, ma che si è persa nel corso degli anni. Oggi a Bormio ne rimane solo uno, Donato, con una piccola bottega nella piazza principale.
LIQUORI E AMARI, IL SAPORE DELLE ALPI
Sopra i 1.200 metri, Bormio non è adatta per la produzione di vino. In compenso la terra offre numerosi ingredienti per grappe, amari e liquori. Così l’aroma delle Alpi circostanti si può assaggiare anche a tavola. A fine pasto un bicchierino di Braulio o Teneda sono l’ideale per favorire la digestione. Il Braulio nasconde il suo segreto in tredici erbe, la maggior parte delle quali raccolte sulle montagne intorno a Bormio. Caratteristico è anche l’invecchiamento all’interno di botti di rovere per circa 2 anni. Invece la Teneda è il nome dialettale dell’Achillea moscata, nota anche come Erba Iva, pianta che cresce dai 2.000 metri fino al limite dei ghiacciai.
Menzione speciale meritano le grappe locali fatte con ingredienti tipici di queste zone. Le più famose sono quelle al miele e al mirtillo.
LE MALGHE, VIVERE LA MONTAGNA
La malga è una costruzione tipica di alta montagna, usata nel periodo estivo per il ricovero del bestiame, soprattutto bovino, e la produzione dei formaggi ed altri prodotti caseari.
Visitare una malga vuol dire respirare a pieni polmoni la montagna, viverla in tutti i suoi aspetti più incontaminati, un ritorno alla natura. Un’esperienza unica dove gli animali sono i veri protagonisti, liberi di pascolare sulla montagna conferendo ai prodotti caseari un sapore inconfondibile, da degustare nella tranquillità delle Alpi.
Queste tradizioni, rimaste immutate nel corso dei secoli, sono il vero punto di forza di Bormio. Un paese ricco di sorprese che propone eventi durante tutto l’anno, per innamorarsi ancor di più di un luogo magico e indimenticabile.