Panorama Sant'Agata dei Goti

Il nome deriva da una colonia di guerrieri Goti provenienti dalla Sicilia, dove appresero il culto di Sant’Agata. Vi si stabilirono nel VI secolo dopo essere sopravvissuti alla sconfitta di Totilia nel 553.
Compreso nel Parco regionale del Taburno-Camposauro, il paese è immerso in un paesaggio stupendo. Sorge infatti ai piedi del monte Taburno ed è circondato da colline e catene montuose tra cui il Colle dei Paperi alto ben 1323 metri.
Inserita nella lista dei Borghi più belli d’Italia, Sant’Agata dei Goti è una tappa proprio da non perdere.

 

UNA STRUTTURA PARTICOLARE
Il centro storico è davvero unico. Sorge su una terrazza di tufo, circoscritta da due gole a parete verticale create nel corso dei secoli dai fiumi Riello e Martorano. La pianta della città è a semicerchio e misura un chilometro in lunghezza. Anche se può sembrare piccolo, il borgo nasconde tantissime sorprese. Palazzi storici, chiese, elementi architettonici e epigrafi, sono sparsi sulla strada principale e nei vicoletti che confluiscono dalla parte estrema del costone alla terrazza di Largo Torricella. Così per non perderti mentre passeggi tra le tante bellezze del paese, eccoti le più importanti e caratteristiche:

  • Castello ducale
  • Palazzo Carbone e palazzo Viscardi
  • Chiesa della S.S. Annunziata
  • Chiesa di S. Menna
  • Chiesa di S. Angelo in Munculanis, con la vicina chiesa di S. Francesco
  • Duomo con la cripta medioevale
  • Chiesa del Carmine
  • Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli
  • Museo Diocesano e i luoghi alfonsiani

 

ATTIVITÀ E DINTORNI
Essendo un borgo così speciale, Sant’Agata dei Goti è stata spesso set cinematografico per numerose pellicole come “La mia generazione” con Silvio Orlando, Claudio Amendola e Stefano Accorsi o “Si accettano miracoli” con Fabio de Luigi e Serena Autieri. Impossibile non sfruttare un luogo così affascinante.
Eppure c’è molto altro. Qui si possono fare trekking, cicloturismo o percorsi naturalistici lungo l’acquedotto Carolino, patrimonio Unesco dal 1997. O anche visite guidate ai monumenti e alle cavità del sottosuolo, escursioni sul Taburno sulle tracce dei briganti e visite alle cantine storiche Mustilli. Inoltre passeggiando per i sentieri che circondano la città, è facile imbattersi in cinghiali, volpi, fagiani, cornacchie e, con un po’ di fortuna, seguire il volo della poiana o del falco gheppio.
Anche i prodotti locali non sono da meno. In queste zone troviamo il famoso vino Falanghina, l’olio extravergine d’oliva e la mela annurca, una delle varietà più pregiate d’Italia. Proprio da quest’ultima deriva un piatto tipico, le mappatelle all’annurca, da non farsi sfuggire per gli amanti della forchetta.

 

Tanti sono gli eventi nel borgo. Il più celebre è l’Infiorata del Corpus Domini durante la quale le strade si colorano di tappeti e quadri di fiori. Se si capita a Sant’Agata dei Goti nel periodo giusto, sembra di essere in una fiaba.